“Vinitaly 2023 e Il Golosario presentano #YoungtoYoung2023: giovani produttori incontrano giovani comunicatori”.
Un format giunto alla 8^edizione che vede la moderazione di due istituzioni della comunicazione enogastronomica, Paolo Massobrio e Marco Gatti, che con la loro professionalità e contagiosa simpatia, hanno presentato 3 aziende, di 3 territori diversi, davanti a un pubblico di giovani comunicatori, con l’obiettivo di far scoprire le loro storie, oltre che i loro vini.
Storie e racconti che si intrecciano e che ci trasmettono ancora una volta quanto l’Italia sia terra di capolavori enogastronomici dove la vita si gusta e si sorseggia.
I protagonisti della prima sessione di Young to Young sono Francesco Brugnano di Brugano Vini che presentano in degustazione il loro Brut Metodo Classico, Giacomo Malfer di Revì con il suo Trentodoc “Blasé” e Miranda Poppi dell’azienda agricola Giovanna Madonia che porta in assaggio il Romagna Albana Secco “Neblina”.
Brugnano Vini si trova in Sicilia, a Partinico, in provincia di Palermo, nella Sicilia Nord-Occidentale e si estende in un areale collinare che va dai 300 ai 500 metri sul livello del mare, un territorio ricco di sfumature pedoclimatiche vocato per la produzione di vini di qualità.
Il loro vino spumante nasce dalla certezza che questa bollicina metodo classico debba trasmettere l’unicità del territorio d’origine e le emozioni che si legano alla sua storia.
Degustazione: E’ uno spumante molto brioso, vivace e fresco dove si esaltano le caratteristiche di un classico vitigno siciliano coltivato in alta collina, il Carricante. Al palato è molto fragrante e morbido con un finale saporoso che ricorda note di frutta esotica e di agrume.
Giacomo Malfer ci porta in Trentino in una delle denominazioni più importanti per la produzione di bollicine in Italia, Il Trentodoc.
Revì, deriva dal toponimo della zona di produzione, zona che secondo una leggenda era vocata alla produzione di una vite dalla quale si otteneva un vino superiore, regale: il “Re vin”, Revì.
L’azienda produce solo bollicine ricercando la massima qualità e mantenendo un forte legame con il territorio di appartenenza.
Degustazione: Naso molto fresco, ampio, pulito e con spiccati profumi minerali. Note delicate di agrumi si fondono con i tradizionali profumi da forno, burrosi, ma mai invadenti. Tutto declinato con precisione. In bocca comanda la piacevolezza, di buona struttura, passo lungo e grande bevibilità. Non vuole essere troppo ricamato o complesso, tuttavia sa offrire una grinta sapida non indifferente. In una parola: elegante.
Sulle pendici della splendida collina di Montemaggio, a Bertinoro, nel cuore della Romagna nasce l’azienda agricola Giovanna Madonia. Fondata nel 1992 da Giovanna Madonia e si estende per circa 14 ettari, condotti interamente in biologico.
L’origine del “biondo nettare” di Romagna risale al tempo dei romani e alcune trascrizioni dell’epoca riferiscono come luogo di provenienza proprio Bertinoro, dove “estasiata da quel nettare che scendeva dolcemente le vene” Galla Placida figlia di Teodosio, trovò un piacevole rifugio con i legionari colonizzatori della Romagna.
Degustazione: Il calice si veste di un manto dorato acceso e mediamente concentrato. Il bouquet è sontuoso, pieno di petali di ginestra, arance candite, rosmarino, salvia, frutta tropicale matura e splendide note minerali, quasi marine. Lodevole la naturalezza del quadro aromatico e la profondità dei sentori. Eleganza, finezza e ottima persistenza al palato che rimane coerente con la degustazione olfattiva.
“L’ oro di Bertinoro è nel bicchiere”.